Il presidente del Torino Urbano Cairo racconta il suo rapporto con l’ex dg granata: “Mi ha dato dei consigli importanti, era competente e capace”
In un momento di dolore per tutto l’ambiente granata, il presidente del Torino ha voluto rilasciare qualche dichiarazione intorno alla scomparsa di Beppe Bonetto, storico dirigente del Toro e attualmente agente di calciatori, scomparso nella serata di ieri. “Era una persona che ho conosciuto quando volevo prendere il Toro“, dice Cairo, “perché venne a trovarmi. Mi diede alcuni consigli importanti. Con lui avevo un ottimo rapporto, dimostrava di essere una persona competente e capace, e non per caso ha fatto cose straordinarie per il Torino vincendo lo Scudetto del 1976” aggiunge il patron granata. Che poi continua: “Bonetto era persona umile e competente. E ci teneva al Toro: era la sua squadra. È stato una persona speciale, facendo benissimo nel mondo del calcio in tutti i ruoli“. Il riferimento va alla carriera intrapresa da agente: “Maldini fu forse il calciatore più rappresentativo tra i tanti che ebbe in scuderia, ma sicuramente non l’unico importante“, conclude Cairo.
Si è poi parlato della partita contro il Carpi: “Da non sottovalutare, il Carpi delle buone qualità. Credo che faremo giocare qualcuno che sinora ha giocato di meno, anche per vedere alcuni giocatori della nostra rosa che sinora si sono visti poco che tipo di partita possono fare. Noi teniamo alla Coppa, e vogliamo proseguire nella competizione. La partita sarà importante, ripeto”.
Infine, si è parlato della Chapecoense: “Quella del club brasiliano è una tragedia che ci ha toccati profondamente. Ricorderemo l’evento con una maglia speciale contro l’Atalanta. Siamo in contatto con loro: sarebbe bello fare un’amichevole a Torino come hanno fatto a Roma“.
“sarebbe bella un’amichevole…” E tu ti svegli dopo un anno? E per organizzarla un altro anno ancora? No, meglio un comunicatino, mica vogliamo fallire!
Sta aspettando di essere invitato da loro in Brasile!
E infatti secondo me andrebbe fatta da loro. Anche perchè non è carino fargli prendere di continuo l’aereo (prima roma, poi torino) per commemorare un disastro aereo.
Questo è proprio il Cairo che odio. Furbetto, dice sempre la cosa che uno vorrebbe sentire dire ma sotto forma di auspicio, come se non dipendesse da lui, e solo se sollecitato. Bah.
ricorda qualcuno…proprio un suo amico milanese….
Solo nei modi, però. Perché in quanto a risultati l’altro ha portato cinque coppe dei campioni e svariati scudetti alla sua squadra, presa dopo gli anni terribili della spola tra la A e la B.
E` arrivato anche dopo Milano per fa dedicare una via al Grande Valentino
Mazzola ma lui si sente milanese e berlusconiano!